Elenco blog personale

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mercoledì 15 giugno 2011

TOUR DEL MAROCCO.





TOUR DEL MAROCCO
DAL 25/05/2011 AL 01/06/2011

 PRIMO GIORNO


Arrivati all’aeroporto di Marrakech alle ore 08.00 locali, un taxi ci stava aspettando per portarci alla nostra prima destinazione: Essaouira sulla costa dell’oceano atlantico, alloggeremo presso il Riad Baladin (
www.riadbaladen.com) nel centro della Medina.
Viaggio di tre ore con un bel paesaggio, il tempo abbastanza nuvoloso ma caldo, per fortuna!


Arrivati al Riad, presentazione con Nicole, la referente che gestisce il Riad e visita del Riad stesso: molto bello! Ci consegnano le nostre stanze, bellissime come le avevamo viste sul loro sito, stanze molto in stile con dei bagni stupendi, il nostro oltre alla doccia ha anche una vasca da bagno doppia con tanto di scalini per salire ed entrare, tutta in rosso come il resto della stanza.

 La camera dei ragazzi ha addirittura uno spazio tipo salotto con poltrone e camino. Il resto del Riad è fantastico. Nicole, piantina alla mano, ci presenta la città di Essaouria e ci spiega un paio di escursioni da poter fare, qualche dritta dove poter mangiare e fare un Hammam con massaggio. Dopo aver fatto una doccia ed esserci rilassati un attimo si esce per il primo giro. Per me non é la prima volta ma per Sabrina ed i ragazzi sì, quindi percorriamo le nostre prime strade sulla terra d’Africa, ci dirigiamo verso il porto e verso il mare. Sono quasi le due del pomeriggio e la fame si fa sentire, decidiamo perciò di mangiare in un ristorante al porto, in un posto che da fuori sembra un vecchio vascello, e si comincia con i nostri primi menu marocchini.

 Tutto molto bello e molto buono! Dopo pranzo facciamo un giretto verso il mare e poi torniamo nelle nostre camere, a riposarci. La sera, dopo aver fatto un paio di parole con Nicole per metterci d’accordo su un escursione per il giorno dopo e dopo aver prenotato sempre per giovedì sera un hamman, usciamo. Si fa un giretto per negozietti e poi si cena in terrazza di un ristorante nella piazza principale, dove abbiamo mangiato molto bene e dove addirittura c'era WI-FI cosi abbiamo potuto cominciare a caricare alcune nostre foto con i nostri Iphone su Facebook.

 E durante le pause fra una portata e l’altra siamo stati intrattenuti da un mago bravissimo che ci ha stupiti con le sue magie… e un po’ spaventati quando ha fatto sparire il brillante di Sabrina, per poi farlo ricomparire sotto il suo orologio sul polso!
Ritornati nelle nostre camere via al meritato riposo.


SECONDO GIORNO

Al risveglio una bella doccia e poi in attesa della colazione saliamo sul terrazzo del Riad a goderci un po’ il panorama, il tempo é parzialmente nuvoloso ed ogni tanto viene qualche goccia d'acqua ma è tutto molto bello. Si scende e facciamo colazione, spettacolo!, serviti molto bene, tutto perfetto! Arriva anche Nicole e ci si mette d'accordo per il giro che faremo insieme a lei. Ci accordiamo che alle 12.00 ci troviamo al Riad e andiamo presso una casbah a pranzare ed a visitare un giardino botanico. Nel frattempo usciamo a visitare un po’ meglio Essaouira. Ci dirigiamo verso i bastioni a scrutare il mare.

Essaouira é una citta costruita dai portoghesi ed é tutta cintata da delle grosse mura a picco sul mare con tanto di cannoni appostati sulle mura stesse. Si va poi verso la spiaggia, dove Ale si lascia coinvolgere in due tiri a pallone con dei bambini del posto. Ma è giá mezzogiorno e Nicole ci aspetta al Riad e quindi andiamo. SORPRESA!... arrivati al Riad scopriamo che é due giorni, non sappiamo come, che giriamo con l'ora sbagliata (i nostri telefoni l'hanno presa automaticamente), quindi non sono le 12.00 ma le 13.00 e Nicole con altre persone é giá partita…, poco male, la ragazza del Riad ci chiama un taxi e noi li raggiungiamo per il pranzo.

 Dopo una mezz’oretta raggiungiamo Jardin des Douars (www.jardindesdouars.com),  nel nulla assoluto una Casbah bellissima con un colore che si confonde con la natura intorno ed un giardino stupendo. Siamo in ritardo e guarderemo dopo, via a mangiare! 
Ci si siede su questo tavolo rotondo in questo salone bellissimo, io e Sabrina ci guardiamo intorno e si dice che il prossimo corso di Scrapboking non si fa in crociera ma qui... Dopo aver mangiato facciamo un giro per questo paradiso: salone con camino, divani e cuscini in ogni angolo, un apprezzamento alla cucina: tutta a vista con queste cuoche intente alla preparazione dei pasti con erbe aromatiche sparse ovunque, vasi con spezie, tutto pulitissimo, la cucina arredata non come se fosse un ristorante, ma come se fosse una cucina di casa con tanto di tavolone centrale, un grosso frigorifero etc. Tutto molto bello. Usciamo in giardino, spettacolare, con un sacco di piante, fiori, piante grasse, laghetti con ninfee e due splendide piscine per rilassarsi, cosa che facciamo subito, dopo aver scattato qualche decina di foto, e poi dormita sui lettini a bordo piscina.
















 Verso le 16.00 facciamo ritorno verso Essaouira poiché alle 17.00 abbiamo la prenotazione del nostro hamman. Per me e Sabrina non é il primo, ma per Jessica e Ale sì. Entriamo, ambiente molto bello, ci invitano a spogliarci e entriamo tutti insieme nella zona sauna dove uno alla volta veniamo bagnati e cosparsi di sapone nero, dopo un riposo di mezz’ora si entra in un’altra stanza dove una giovane ragazza con un guanto tipo carta vetro provvede a grattarci violentemente per uno scrub perfetto, dopo si viene portati sotto una doccia e risciacquati e poi accompagnati in un’altra stanza su un lettino dove dopo aver bevuto un the alla menta ci si rilassa un’altra mezz’oretta. Dopo il rilassamento si viene accompagnati in un’altra stanza per un’ora di massaggio completo. Da fare assolutamente!Noi soddisfatti e i ragazzi ancora di più, un po’ storditi per tutto ci inoltriamo nella Medina e andiamo a cenare in un locale molto marocchino e non turistico dove mangiamo un fantastico cous cous seduti su cuscini imbtottiti. 
Aggiungi didascalia




Sono quasi le 23.00 e siamo molto stanchi, torniamo per un meritato riposo al Riad per una bella dormita.









TERZO GIORNO


Dopo la solita fantastica colazione io e Sabrina andiamo a fare un giro nella Essaouria più locale. I ragazzi decidono di stare nel Riad. Ci addentriamo quindi nel Souk della cittá, visitiamo il loro mercato tradizionale, non turistico, visitiamo il mercato della frutta, del pesce, un piccolo mercato dove la gente molto povera va a vendere le poche cose che ha, uno spettacolo molto crudo da vedere, ma realtà che esistono e che a mio avviso vanno viste.


 I mercati invece tutti molto caratteristici e belli da vedere.
Sono le 12.00 e dobbiamo ritornare, Nicole ci aspetta, oggi i nostri orologi sono giusti!, e insieme ai ragazzi, a Nicole, a due ragazze svizzere ospiti anche loro del Riad Baladin, e Carlito, il cane di Nicole, partiamo per un’escursione al villaggio di pescatori  a circa un’ora da Essaouir. Passando per strade e paesaggi deserti arriviamo ad un bivio e ci inoltriamo in una strada non asfaltata e piena di buche,dopo tre km arriviamo su questa spiaggia in un paesaggio stranissimo e molto bello . Un villaggio di pescatori tra rocce e  piccoli boschi usati per il rimessaggio delle barche, poco distante questa, se così si puó chiamare, trattoria sul mare, gestita da un sessantenne ex detenuto per commercio di droga passato a vita migliore per quanto riguarda la vendita, per il consumo penso di no... Comunque posto stupendo e unico sulla spiaggia, mezzo diroccato, un centinaio tra cani e gatti che facevano la loro vita, quindi quello che volevano, un posto molto hippy! 








Abbiamo mangiato pesce freschissimo e buonissimo e bevuto birra sotto una tettoia, per finire un the alla menta prima di spostarci qualche km più a nord su una spiaggia di surfisti a prendere il sole, mentre Jessica e Ale hanno fatto prima una bella passeggiata sul cammello, e poi il loro primo bagno nell'oceano mentre io e Sabrina ci abbronzavamo. Poi sosta in un bar sulla strada retrostante, a bere ancora del the e quindi ritorno ad Essaouira, dove ci siamo ributtati sulla spiaggia per altre due ore. La sera, dopo una bella doccia, siamo tornati nella Medina per la cena al ristorante "La caverna di Ali Babà", dove ci siamo riempiti ancora di tajine di pollo! Poi a dormire, visto che all’indomani dopo colazione è in programma il secondo trasferimento, direzione Taroudant, verso le montagne, comincia il nostro avvicinamento alla catena dell’Alto Atlante e a Marrakech.

Quarto giorno.

Dopo esserci svegliati, e dopo la solita doccia, siamo saliti per la colazione in terrazza, abbiamo preparato le valige e salutato Nicole e il suo staff. Siamo quindi usciti dalle porte della città di Essaouira dove ci attendeva un taxista con una comodissima monovolume, e siamo partiti per la nostra seconda tappa…
Dopo circa tre ore di macchina e scenari molto belli e dai colori unici, ci siamo fermati per il pranzo in un paesino vicino ad Agadir, sul mare, molto bello, zona per surfisti, dove io, Sabrina e i ragazzi ci siamo fermati a mangiare dell’ottimo pesce, mentre il nostro autista, mussulmano, pregava.





Dopo aver mangiato ed aver scattato alcune foto, siamo ripartiti verso Taroudant.
Non è stato un passaggio veloce, ma comunque  gli scenari che passavano davanti ai nostri occhi erano bellissimi e non ci siamo annoiati! Il nostro autista s’è anche fermato per farci fotografare le capre sui rami degli alberi di Argan.

Verso le 5 di pomeriggio finalmente arriviamo a destinazione, una città nel nulla circondata da muraglioni di colore rosso. Troviamo il nostro Riad Kasbath Kasagat Annour ( www.kasabatannour.com ), e veniamo accolti come sempre molto bene.
Il proprietario ci porta a vedere le nostre stanze, due camere con bagni enormi e comunicanti tra loro.
La nostra camera con un letto a tre piazze tutta arredata in stile Marocchino  in legno massiccio, con vista sul giardino stupendo del Riad e sulla piscina, 





il bagno con una vasca Jacuzzi doppia ad angolo sovrastata da un lampadario a gocce che pendeva al suo centro da una volta altissima, il resto del bagno compreso i due lavabi, erano in una porzione della stanza staccati dalla vasca.
Tutto arredato molto bene con dei mobili antichi, che avrei portato via!

La stanza dei ragazzi, pure enorme, comprendeva un bagno con una doccia staccata dal resto dove si poteva addirittura fare un bagno turco grande come era!, con panchetta e finestrino, porta lumini alle pareti, tutto arredato senza lasciare nulla al caso, ogni pezzo più bello dell’altro.
Ci ambientiamo e ci rilassiamo, quando veniamo chiamati dal proprietario del Riad che ci offre, ai bordi della piscina, un ottimo thè  alla menta con dei pasticcini, scendiamo subito e ci godiamo anche questo momento.
Il resto del pomeriggio lo passiamo in piscina e a scattare delle foto, in giardino ci sono anche delle tende berbere usate come camere! poi,  prima di cena, usciamo anche a fare un giro nella cittadina, ma non c’è niente di interessante perciò rientriamo e in piscina aspettiamo l’ora della cena.
Naturalmente cena servita nel patio a bordo piscina, sotto i rampicanti; siamo solo noi 4 più altri due ospiti francesi, mangiamo come sempre molto bene e ci godiamo la serata, poi diamo un’occhiata anche all’interno del Riad dove c’è questa stanza molto in stile africano con tanto di camino, pelli e corna appese al muro, divani sparsi qua e là e un bancone bar tipo film sul Sudafrica, dove un Brandy non doveva mancare!
Scattiamo ancora qualche foto e poi andiamo a dormire. Domani ci aspetta un 
altro lungo viaggio verso la prossima tappa.

Quinto giorno

Alzarsi la mattina in un posto del genere, farsi una bella doccia, guardare fuori dalla finestra e vedere un giardino paradisiaco, penso sia impagabile, e mi auguro che tutti quelli che fanno un’esperienza del genere provino quello che provo io.


Al risveglio, in attesa che Jessica e Ale si alzassero, io e Sabrina ci godiamo i profumi e i suoni del mattino fuori sul terrazzino sulle sdraio di legno, avvolti nei morbidi accappatoi che abbiamo trovato in bagno, guardiamo il cielo azzurro, stupendoci del colore, il Marocco è così, ti dona emozione e meraviglia, perché non ti aspetti che sia così.
Poi approfittiamo della Jacuzzi…
Scendere le scale, in questo giardino bellissimo pieno di fiori e palme altissime, la piscina, l’acqua sfiorata dai rami dei cespugli, accanto un porticato con un tavolo apparecchiato per la colazione, sopra di tutto che vi aspetta…..e tutto questo circondati dal nulla con un silenzio da fiaba, lontani da smog, macchine, televisione, telefonini, provate… sembra di essere in un sogno!
Dopo la colazione il proprietario del Riad ci chiama, è arrivato in nostro autista che ci accompagnerà verso la nostra prossima tappa, sulle montagne dell’Alto Atlante al Riad Irocha.
Il viaggio è lungo e difficile, molte curve su e giù, il nostro accompagnatore questa volta è francese e arriva in compagnia di un ragazzo Marocchino per la compagnia e per la lingua  (arabo) dice lui, perché non si sa mai, può servire.
Partiamo e il nostro viaggio comincia: faremo circa 400 kilometri e quindi cerchiamo di stare tranquilli e comodi, per fortuna il nostro taxi è molto confortevole!
Il viaggio non è per niente monotono, gli scenari continuano a cambiare, i colori si moltiplicano e non ci si annoia certo a guardare fuori dal finestrino, i due ragazzi dietro dormono, però, e non creano problemi, soprattutto Ale che soffre un po’ l’auto…
Verso l’una ci si ferma in questo paesino per mangiare, la trattoria è una sola, e il menù unico, comunque va bene lo stesso, io ne approfitto per fare due foto e subito dopo si riparte, i km sono ancora tanti.


Si iniziano a vedere le montagne dell’Alto Atlante, ogni tanto qualche cammello, greggi di pecore e pastori… finalmente verso le 4 di pomeriggio usciamo dalla strada maestra e attraverso una stradina non asfaltata poco più grande di un sentiero dove la nostra Jeep passava appena, arriviamo al Riad Irocha.( www.irocha.com )
Sceso dalla macchina mi sono un po’ spaventato, sembava di essere in un posto dimenticato da tutti, in mezzo alle montagne nel nulla assoluto, ma appena aperta la porta diroccata del Riad, si è aperto uno spettacolo unico, bellissimo. Il proprietario ci accompagna nel nostro piccolo appartamento che devo dire è fantastico, addirittura un pianoforte nella stanza, e aperta la porta ci troviamo in piscina, cosa volere di più? I ragazzi dormiranno sul soppalco, senza letti, ma con i materassi direttamente sul pavimento. Il nostro letto invece è sovrastato da una rete in voile bianca antimosche… perfetta con l’arredamento tutto bianco della stanza.
 



Per ambientarci ci facciamo prima un bagno ghiacciato in piscina,poi io e Sabrina visitiamo il Riad, una favola, devo dire! e Sabrina comincia a fantasticare sul prossimo corso di Scrapbooking qui, e devo dire che non ha tutti i torti, il posto è da favola e gli spazi uno più bello dell’altro: tavoli e divani sparsi ovunque… su più livelli.
Poi usciamo dal Riad e andiamo a farci  un giro nel villaggio vicino, ma non ci fidiamo molto e dopo aver incontrato un gruppo di ragazzine che ci volevano accompagnare al fiume, decidiamo di tornare in piscina nel nostro Riad ad aspettare l’ora di cena.
Un’altra serata bellissima e noi la passiamo davanti al nostro tavolo a mangiare, ridere, giocare a carte, aspettando la stanchezza per andare a dormire, tutto questo per allontanare l’ora della partenza da uno dei posti più belli e suggestivi dove potevamo capitare.

SESTO GIORNO

Dopo la colazione arriva il nostro nuovo autista, i km non sono tanti oggi e tutti in montagna, arriviamo fino ad oltre i 2000 metri e forse toccheremo anche la neve.
Sì, la neve!, il Marocco ci può riservare anche questa sorpresa!: mare, caldo, sabbia, deserto, mare, e anche la neve, cosa ne dite di un bel viaggio in questo splendido paese se non lo conoscete??
Partiamo, la strada è la classica di montagna che potremmo trovare noi nel nostro Trentino, a parte certi momenti di lunghe distese di niente, ma poi i paesaggi molto belli si ripetono.
Circa a metà strada, dopo il valico della montagna, dove il cartello segnava quota 2300 metri, ci fermiamo per bere qualche cosa, la temperatura è abbastanza bassa ma dove dobbiamo arrivare noi, a Marrakech, sarà molto diversa e tutto questo ci rende felic!i! e rincuoriamo anche Jessica dicendo che la città dove arriveremo oggi non ha niente a che vedere con i paesi visti fino ad adesso!
Marrakech è una grande città moderna,  piena di gente e di macchine, di asini, di motorini, con case molto belle e altre fatiscenti, un centro storico forse unico nel suo genere: il souk di Marrakech. E’ bellissimo, diviso a zone, quella dei fabbri, dei tintori, delle spezie, delle armi…  e così via, ogni via e ogni vicolo sono una sorpresa, anche per uno come me che ormai Marrakech l’ha vista parecchie volte…
Verso le 13.00 come da programma, arriviamo nella piazza del parcheggio taxi a Marrakech e il nostro autista chiama la persona del Riad che ci viene a prendere.
Dopo due minuti il ragazzo arriva, salutiamo il nostro taxista e accompagnati da un signore che con il carretto ci porta le valige, ci addentiamo nelle minuscole vie del Souk, dopo circa 5 minuti arriviamo alla porticina del nostro Riad Samsly ( www.riadsamsli.com )
Ci accoglie la moglie del proprietario, che sappiamo essere italiano, una giovane marocchina che ci fa gli onori di casa, ma che ci dice anche che non c’è per noi nessuna prenotazione, ma di non allarmarci, perchè il posto pare ci sia… Per un momento abbiamo pensato di dover cercare un altro posto per dormire ,in realtà dopo circa venti minuti ed un ottimo the alla menta la ragazza ci fa vedere le nostre camere, al secondo piano,   una tutta rossa, 




la nostra, e l’altra tutta bleu, quella dei ragazzi. Bellissime tutte e due, rifinite molto bene nei minimi particolari, niente lasciato al caso, pulite e ordinate.
Sono ormai le 14.30 e abbiamo anche un po’ fame, senza neanche disfare le valige decidiamo di buttarci nella Marrakech più caratteristica.
Attraverso strade e vicoli raggiungiamo la famosa Piazza Jemaa el Fna, che a quest’ora non è magica come lo sarà dopo il tramonto, ma comunque già rende l’idea.
Troviamo un bar pizzeria sul terrazzo di un locale e ci fermiamo per rilassarci e mettere sotto i denti qualche cosa.
La terrazza è molto carina e piena di piante e rocce finte, sembra quasi di essere in una foresta.
Ci mangiamo dei panini e delle pizzette, e io, non ancora stanco di cibo locale, mi faccio una zuppa agro piccante, molto buona, e come sempre approfittiamo del wi fii per connetterci con gli Iphone e aggiornarci con chi è rimasto a casa. Il resto del pomeriggio lo passiamo andando a girare per le vie, ma non nel Souk principale, quello ce lo vogliamo tenere per domani.
Andiamo prima a cercare un artigiano che costruisce a mano delle targhe di rame in rilievo con scritto il nome di Ale sia in italiano che in arabo, poi, dopo una bella camminata, passiamo davanti al “Cafe Arabe” ( www.cafearabe.com ) un bellissimo locale per turisti, con delle bellissime sale, e una terrazza dove si può mangiare e bere.
Io e Sabrina ne approfittiamo per berci una bella birra fredda, perché il caldo in questo momento è bestiale, e perché i locali che vendono alcool non sono molti...
Dopo la pausa e gli aggiornamenti di rito con l’wi fii, proseguiamo con la visita della città cominciando a fare i primi acquisti, e io le prime ed estenuanti contrattazioni con le persone del luogo, che a mio  avviso, oltre che necessarie, sono molto divertenti! Prima di rientrare decidiamo anche di andare a prenotare per il giorno dopo un Hamman per tutti, e prenotiamo presso I Bagni de l’Alhambra, (www.lesbainsdelalhambra.com ) un posto molto bello dove io e Sabrina eravamo già stati in un nostra precedente visita a Marrakech.


Verso le 19.00 la stanchezza è al massimo e si decide di tornare al Riad per una bella doccia, una piccola pennichella e poi via per la cena.
Usciamo verso le 20.30 direzione piazza Jemaa el Fna, le stradine sono piene zeppe di negozi e tutti vorrebbero farti vedere la mercanzia, sono piene di turisti e di gente locale e per tutti, a quest’ora, la direzione è una sola: Piazza Jemaa el Fna.
Anche se non sai la strada ed è la tua prima volta a Marrakech segui tutte le persone ed in 10 minuti arrivi in una delle piazze più animate, più suggestive e più belle del mondo, per colori, odori e per tutto… è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
La piazza è piena di gente, incantatori di serpenti, venditori di acqua, saltimbanchi, giocolieri, cantastorie, venditori di qualsiasi cosa, donne che disegnano sulle mani, bambini che vendono biscotti o pacchetti di fazzoletti di carta, carretti che vendono spremute di arancia, venditori di frutta secca, e al centro una miriade di piccole trattorie viaggianti con al seguito una scuderia di camerieri, pronti a procurare clienti, e sono talmente bravi che in un attimo noi ci sediamo e cominciamo ad ordinare la nostra cena, marocchina naturalmente!
Stare seduti in questa piazza e guardare la gente che ti passa davanti penso sia un esperienza unica che si vive solo qui. Intanto il tramonto rende buia la piazza che viene illuminata dalle luci colorate dei carri e dai fumi che salgono da tutte le grigliate sparse che ci sono.
Ormai stanchissimi tutti decidiamo di alzarci e di tornare al nostro Riad a dormire, domani sarà il nostro ultimo giorno in questo bellissimo paese e ci aspetta un'altra bella stancata.

SETTIMO GIORNO

La mattina comincia bene, una splendida colazione sul terrazzo del Riad, sotto una tenda berbera, su  divanetti coperti di cuscini. Sono veramente bravi, provare per credere! Dopo circa un’ora di rilassamento, pronti…, via…, partenza direzione il Souk!
Il Souk di Marrakech è veramente bello e pieno di vicoli, piazzettine, cunicoli,  tutto diviso a zone.
Fortunatamente per noi non c’è molta gente, purtroppo la bomba scoppiata un mese fa ha rallentato il turismo e parlando con un ragazzo che ci ha venduto delle sciarpe mi dice che sono un po’ preoccupati, ma che comunque non c’è nessun pericolo, in Marocco si può tranquillamente andare! Noi Italiani siamo sempre un po’ spaventati…, sì, dico noi Italiani perché di Francesi, Tedeschi, Inglesi, c’è pieno…
Il nostro giro prosegue, compriamo di tutto, i ragazzi provano sciarpe e cappelli e si fanno fotografare in tutte le maniere, si divertono…
Dopo qualche ora, pausa the alla menta sulla terrazza di un bar nella famosa piazza, qualche foto ai passanti sotto di noi ,e poi via ancora alla caccia degli  ultimi acquisti.
Cerchiamo di passare in ogni vicolo, ci tengo che Jessica e Ale vedano certi modi di vita di questo popolo, passiamo a vedere gli artigiani del ferro, qui si usa lavorarlo ancora a mano con martello e scalpello, 




passiamo nella zona dei tintori, dove un sacco di persone passano con queste enormi matasse di lana di colori fortissimi che poi appendono ad asciugare in ogni posto, devo dire un colpo d’occhio molto suggestivo e molto bello da fotografare!

A forza di girare si sta facendo sera, e noi abbiamo il nostro bellissimo appuntamento all’Hamman, quindi partenza e via verso i Bagni de Alhambra, dove passiamo due ore bellissime e dove ci rilassiamo in maniera totale facendoci fare oltre allo scrub il bagno con petali di rose ai piedi e un massaggio di un’ora, il tutto circondato da un ambiente fantastico e musica rilassante, e il solito the alla menta.
Usciti dal paradiso decidiamo di mangiare prima di tornare al Riad e quindi ci facciamo rapire ancora una volta dai camerieri di Piazza Jemaa el Fna e ci facciamo ancora una bella cena Marocchina, questa volta è l’ultima davvero!










Finito di mangiare salutiamo tutti, paghiamo e prendiamo la strada del ritorno verso il nostro Riad, decidiamo di spendere gli ultimi soldi rimasti, e senza contrattare mi compro un borsello in pelle nella bottega accanto al nostro Riad.
Sono ormai le 23.00 e domani mattina la nostra ultima colazione in questo splendido paese sarà alle 5 del mattino, abbiamo l’aereo che ci riporta in Italia alle 8.00, ciao Marocco a presto...


 


Le  mie ultime impressioni, io sono un amante del Marocco e tra i posti che ho visitato lo metto in alto nella lista,il paese è bellissimo e pieno di cose da vedere, e da fare, la compagnia è stata splendida e anche la Jessica    ( 15 anni), e Alessandro ( 9 anni ) si sono comportati bene e sono stati bene, è un viaggio che consiglio a tutti.  Questo mio diario spiega solo una parte del Marocco, Ma ne esiste anche un’altra, ed è il deserto, sicuramente ancora più affascinante, ma magari appena più difficile da fare, comunque per tutti, è un esperienza unica e da fare.
Grazie ai miei compagni di viaggio, e un augurio per il prossimo viaggio, che sia ancora più bello e più emozionante.
Per qualsiasi informazione dove posso sarò felice di poterla dare a chiunque me la chieda.
Grazie per aver passato venti minuti col mio racconto a te che l’hai letto.


Sabrina senza di te tutto questo non poteva succedere.

Roberto.           








roberto.bonometti@gmail.com

lunedì 3 gennaio 2011

Roberto stà pensando

Buongiorno a tutti, sono Roberto, per gli  amici di vecchia data WALT, da qui il nome del mio blog.
Lo scopo di questo blog , come dice il titolo, è quello di mettere a disposizione il mio modesto sapere riguardo ai viaggi che ho fatto, cercando di dare dei consigli che possano venire utili a tutti, e chiaramente accettare anche consigli da chi ha fatto più di me per imparare sempre qualche cosa di più.